Siam tornati.
Ancora una volta nella nostra caserma e, grazie Missi, questa volta anche dentro. Certo
che un poco è cambiata, ma lodore è lo stesso; qualcuno ha detto che è per via di
come sono fatti i muri; sarà, ma certamente è anche per qualcosa di più intimo, perché
noi la vediamo con gli occhi di allora, anche se oggi quello che le gira dentro è tutta
unaltra cosa.
Ancora una volta con il tenente oggi direttore delle piste, ma
per noi sempre il Rosso e con il sergente maggiore oggi maresciallo pensionato, ma
per noi sempre il Nano.
Ancora una volta a spasso per il paese con la penna sul cappello, perché tutti
devono sapere chi siamo. Ai nostri tempi tante case non cerano, ma Sua Maestà il
Ruitor domina sempre dallalto del suo trono, e diventa ogni volta più bello.
Ancora una volta di corsa
dal giù tabaccaio, vicino alla galleria: due parole ed ha capito subito chi eravamo,
perché cera anche lui: era piccolo così, ma gli alpini non se li scorda.
Ancora una volta a Courmayeur; lautostrada non cera e la piazza era più
ampia, ma lospitalità di Casale è quella di sempre, e la porta del suo albergo è
sempre aperta per i suoi commilitoni.
Ancora una volta nella viuzze di Morgex, da mamma Pascal, a fare lo stesso spuntino e gli
stessi giochi con la stessa spensieratezza della nostra gioventù.
Ancora una volta
lorgoglio di appartenere alla Montebianco, amici tra gli amici e vedere che
trentanni di vita vissuta non hanno cambiato lo spirito. Questo è il vero nocciolo
della faccenda: il cemento che hanno usato a La Thuile era davvero buono, perché oggi
tiene ancora.
I lupi del 74 |