XIII° RADUNO

ALPINI, ESPLORATORI ED ALPIERI DI LA THUILE

Roccaraso 17- 18 ottobre 2009

 Il tredici porta fortuna e il nostro tredicesimo raduno ci ha portati a Roccaraso. Certo il viaggio è stato un po’ più lungo del solito, ma è quanto normalmente fanno gli abruzzesi quando vengono alle nostre adunate. Chi è arrivato in macchina, chi in pullman, chi in aereo, ma anche questa volta eravamo un bel campionario di tutte le nostre montagne.
A Roccaraso abbiamo scoperto che i Bucci sono come i Puffi: c’è un fratello o nipote per ogni mestiere, così hanno organizzato quasi tutto in famiglia, e che organizzazione! Il paese pavesato a festa con bandiere tricolori e manifesti di benvenuto, banda e gruppi Alpini locali: sono riusciti a procurarsi anche una nevicata. Ma andiamo con ordine.
Qualche pensionato nullafacente è arrivato giovedì travestito da turista, ma i più sono arrivati venerdì in serata. Per combattere la stanchezza del viaggio e il freddo, niente di meglio che sedersi attorno a un tavolo, mettere qualcosa sotto i denti e bagnare la lingua con un po’ di vino: è un’antica ricetta alpina che ancor oggi ha tutta la sua efficacia.
Sabato mattina arrivano gli ultimi e un pulmino va appositamente a riceverne qualcuno all’aeroporto di Pescara. Adunata per l’alzabandiera con tanto di discorsi delle Autorità locali. Cribbio. A sentire cosa dicono, sembra che i Lupi siano una roba seria, ma noi ci conosciamo bene e sappiamo che esagerano. Dopo le formalità ufficiali ci sta bene un po’ di libera uscita; i più arditi a spasso per Roccaraso e dintorni nonostante la pioggerellina e la temperatura non delle più miti, i più pigri e freddolosi a bagnarsi l’ugola in qualche bar in attesa della proiezione di alcune foto e filmati della SMALP (ora si chiama Centro Addestramento Alpino, ma a noi piace ricordarla come ai nostri tempi) delle sue avventure di montagna in giro per il mondo. Quanta invidia per i giovani d’oggi e per le loro attrezzature; non certo per il loro spirito, che è identico al nostro. Il vero sacrificio arriva subito dopo: la cena presso la locale scuola alberghiera; ci tocca mangiare e bere come fossimo a digiuno da una settimana. Un trio di fisarmoniche allieta la serata.
Durante la notte la pioggerellina pomeridiana si trasforma in nevischio e quando suona la sveglia è già tutto bianco. Non saranno quattro fiocchi che ci spaventano, ma il buffet offerto dal gruppo ANA locale, previsto all’aperto, costringe i Bucci a spostare tutto sotto l’ampio portico del Comune. Da lì ci si trasferisce in corteo alla chiesa per la Santa Messa: l’officiante ha parole davvero toccanti e adatte al nostro raduno: grazie don Renato, sei dei nostri honoris causa.
È finalmente ora di sedersi a tavola; capirete: dopo una lauta colazione in albergo e un pantagruelico buffet alle dieci, verso mezzogiorno i morsi della fame ti attanagliano lo stomaco. Don Renato, smessi i panni del parroco, veste quelli dell’alpino fisarmonicista per accompagnare alcuni canti popolari abruzzesi; ma i valdostani curavano la situazione: un paio si sono infiltrati, altri li han seguiti e ben presto i canti son diventati quelli degli Alpini. Si fa tardi: l’ammina bandiera e qualcuno deve partire; la neve, che continua a venir giù, rende difficile raggiungere Sulmona ma, da lì in poi, è solo pioggia.
Il tredicesimo raduno è finito, ma già si prepara il quattordicesimo a Premana e le prenotazioni per organizzare gli altri arrivano fino al duemiladodici: ospitare i Lupi diventa sempre più un onore ambito. Mi sa però che, prima di Premana, ci vedremo a giugno nella nostra tana: la Montebianco
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Lettera giunta a Lorenzo Gassa:

Carissimo Presidente,
affettuosi, cordiali e fraterni saluti a Lei e a tutti i LUPI della MONTE BIANCO.
La vostra presenza a Roccaraso, oltre che una ventata di "neve" e di "bufera", ha portato una ventata di simpatia e di fraternità.
Sono state due giornate indimenticabili... Insieme agli Alpini di Roccaraso, vi ringrazio e vi saluto con profondo affetto.
Per tutti i "LUPI di LA THUILE" e per le vostre famiglie il mio ricordo nella preghiera. Preghiere per i LUPI "andati avanti".
Insieme con Mario Bucci e con tutta la Comunità di Roccaraso vi abbraccio tutti.

Roccaraso, 22 ottobre 2009
Don Renato D'Amico - Parroco di Roccaraso